IL DANNO E LA BEFFA VERSO L’OPERATORE DI POLIZIA (LOCALE)

IL DANNO E LA BEFFA VERSO L'OPERATORE DI POLIZIA (LOCALE)

L’UPLI STIGMATIZZA IL COMPORTAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE DI GALATINA (LE) E CHIEDE L’ACCESSO AGLI ATTI RELATIVI ALLA SOCIA CHE, DOPO ESSERE STATA AGGREDITA E INGIURIATA, DEVE SUBIRE ANCHE IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE

Abstract: Una operatrice della polizia locale del Comune di Galatina, dopo aver multato un veicolo in sosta abusiva sullo stallo riservato ai disabili, è stata affrontata dal proprietario dell’auto che, assieme ad altre persone, l’ha affrontata minacciandola di azioni a suo carico, come poi ha fatto, e l’amministrazione di appartenenza ha addirittura aperto un procedimento disciplinare a suo carico!

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IL FATTO

Il presidente nazionale #LauraCrapanzano ha richiesto l’accesso agli atti al comune di Galatina e al comandante del Corpo per la triste vicenda della collega, socia upli, che ha riferito un fatto gravissimo per il quale ha richiesto il supporto dell’UPLI e la tutela per i soci.

Durante la sfilata del Carnevale, dopo aver multato un veicolo abusivamente in sosta sullo stallo riservato ai disabili, veniva affrontata dal proprietario del veicolo che inveendo e sbraitando nei suoi confronti assieme ad altri soggetti, uno dei quali pare si qualificasse addirittura come suo legale, protestavano per la multa preannunciando che avrebbero preso provvedimenti nei confronti nei suoi confronti.

Alle parole è seguito un esposto al Comune di Galatina che, nonostante le dichiarazioni dell’agente, pubblico ufficiale, ha dato credito alle proteste del cittadino multato aprendo un provvedimento disciplinare a carico dell’agente di polizia locale.

LA NOTA

Di seguito il testo della nota:

Egr.Sig.
AMARANTE dott.Marcello Pasquale
Sindaco

Egr.Sig.
ANGELELLI comm.sup.dott.Domenico
Comandante della Polizia Locale

e p.c. gent.ma sig.ra
… omissis …
Operatrice della Polizia Locale di Galatina

Città di Galatina
Via Umberto I, 40
73013 GALATINA (LE)

OGGETTO: Procedimento disciplinare a carico della nostra socia … omissis …

La nostra socia, l’agente scelto … omissis …, in forza presso codesto corpo di Polizia Locale, che ci legge in copia, ci ha riferito che il giorno 9 febbraio u.s., mentre era nell’esercizio delle sue funzioni, dopo aver sanzionato un veicolo in sosta nello stallo riservato ai disabili veniva affrontata dal proprietario e da altri soggetti a lui legati che inveendo contro di lei e riprendendola in conseguenza della sanzione che aveva elevato, arrivavano persino a minacciare provvedimenti disciplinari come ritorsione per il suo operato e, non contenti, profferivano anche insulti.

Siamo stati informati anche che a tale comportamento è seguito effettivamente l’apertura di un provvedimento disciplinare da parte dell’amministrazione e pertanto, ai sensi della vigente normativa sul diritto di accesso di cui alla l.241/90 e succ.mod. ed int., siamo a chiedere di partecipare al procedimento con la motivazione e con il fine specifico di tutelare il nostro associato e altresì la dignità della polizia locale, nostri scopi istituzionali, con riferimento limitato a questa specifica vicenda e quindi senza voler svolgere alcun controllo generalizzato.

Pertanto, nel dettaglio, richiediamo:

a) Accesso mediante comunicazione: di volerci spiegare:

  • come sia possibile e su quale base giuridica l’amministrazione ha contestato alla nostra associata … omissis …, che è pubblico ufficiale, fatti riferiti da privati che sono stati peraltro sanzionati, sebbene le dichiarazioni rese dall’operatrice di polizia negli atti facciano pubblica fede e quindi non siano suscettibili di ulteriore accertamento sino a querela di falso;
  • se l’amministrazione abbia prove certe e inoppugnabili dei fatti riferiti dai privati a carico della nostra socia … omissis …, poiché se ha contestato fatti disciplinarmente rilevanti contrastanti con quanto emerge da verbali e dichiarazioni di pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni senza averne certezza giuridica inoppugnabile, la contestazione disciplinare sarebbe viziata da una insanabile violazione di legge e potrebbe rappresentare esso stesso una ingiusta lesione all’onore e al prestigio del lavoratore e del pubblico ufficiale;
  • se i componenti della commissione disciplinare e tutti i pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio che hanno preso conoscenza dei fatti contenuti nella relazione e negli atti prodotti dalla nostra socia … omissis … e negli atti degli altri soggetti, laddove abbiano rilevato fatti costituenti reato procedibile d’ufficio, come sembrerebbero configurarsi ipotesi di interruzione di pubblico servizio (art.331 c.p.), violenza o minaccia a pubblico ufficiale (art.336 c.p.), e oltraggio a pubblico ufficiale (341bis c.p.), nell’ambito del procedimento amministrativo abbiano fatto senza ritardo denuncia, come è loro dovere ai sensi dell’art.331 c.p.p;

b) Accesso mediante estrazione: di volerci trasmettere, anche al fine (motivazione aggiuntiva) di valutare la responsabilità civile e penale dei soggetti che saranno individuati dalla lettura degli atti richiesti per poter agire come associazione in difesa della nostra socia:

    • copia della relazione di servizio della nostra socia … omissis …;
    • copia della denuncia finalizzata al procedimento disciplinare da parte dei privati che sono stati sanzionati;
    • copia della contestazione disciplinare a carico della nostra socia … omissis …;
    • copia dei verbali della commissione disciplinare limitatamente a quanto attiene al procedimento disciplinare a carico della nostra socia … omissis ...

Data la gravità della situazione siamo a richiedere un riscontro con la massima urgenza e comunque non oltre i termini di legge, in difetto, e senza ulteriore comunicazione o diffida, saremmo costretti ad agire nelle sedi opportune previste dalla legge.

Confidando nello spirito di trasparenza e legalità restiamo in attesa di un riscontro e, nel frattempo, si porgono distinti saluti.

Dott.ssa Laura Crapanzano
Presidente Nazionale

 

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