ROTATORIE, CROCE E DELIZIA PER GLI ITALIANI di D.Carola

ROTATORIE, CROCE E DELIZIA PER GLI ITALIANI di D.Carola

STORIA E VANTAGGI DELLE ROTATORIE ITALIANE

di Domenico #Carola(1).

Abstract: Le rotatorie sono una novità per l’Italia, infatti la prima realizzazione è attestata al 1989, e a tutt’oggi non sono nemmeno disciplinate dal Codice della Strada, ma offrono grandi vantaggi in termini di sicurezza, arredo urbano e rispetto dell’ambiente. Una guida schematica e sintetica.

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(1) Esperto e coordinatore regionale UPLI. Già comandante dirigente di Polizia Locale, membro della Commissione di riforma del Codice della Strada, redattore de IlSole24Ore.

Premessa

Le rotatorie spopolano sulle strade di tutta Italia e sono croce e delizia dei cittadini, che qui le invocano e là le osteggiano.

Senza dubbio funzionano e assolvono allo scopo che si prefiggono ma, nonostante la loro diffusione, fino ad oggi il codice della strada non le cita in nessuno dei suoi 240 ed oltre articoli.

La rotatoria [in lingua francese: rondeau] sono un tipo di intersezione a raso fra due o più strade, esse assolvono alla funzione di moderazione e snellimento del traffico.

L’incrocio fra le strade è sostituito da un anello stradale (detto anche corona giratoria) a senso unico che si sviluppa intorno ad uno spartitraffico di forma più o meno circolare.

I flussi di traffico lo percorrono in senso antiorario nei paesi in cui si guida a destra, in senso orario nei paesi dove si guida a sinistra.

Storia e vantaggi delle rotatorie

Le rotonde sono comparse a metà degli anni novanta nel sistema viario italiano e si sono subito diffuse, sebbene il loro costo sia piuttosto elevato.

Il primo comune italiano ad adottare la rotatoria è stato Lecco nel 1989.

A Cattolica con l’uso delle rotatorie si è passati, in un solo anno, da 1800 a 300 incidenti stradali

Ecco una delle ragioni della diffusione, come confermano numerosi studi scientifici, con l’adozione delle rotatorie si assiste a una rilevante riduzione degli incidenti rispetto le intersezioni tradizionali e semaforizzate.

Nel nostro Paese tra la fine degli anni novanta e l’inizio del duemila, si sono avuti meno incidenti per il 29,1% dei casi e meno feriti per il 31,9% da quando le rotonde hanno preso il posto dei semafori.

Le rotonde inoltre, hanno un impatto migliore sull’ambiente in quanto riducono l’inquinamento: con l’eliminazione del semaforo si riduce il tempo in cui una vettura rimane ferma con il motore acceso in un determinato punto. Si assiste anche ad uno snellimento del traffico che diventa così più scorrevole.

Un’altra ragione per la quale gli amministratori hanno iniziato a costruire rotatorie a tutto spiano, è che quando avviene un urto in una rotonda, questo si verifica in senso laterale, quindi è meno pericoloso per la sicurezza stradale.

L’inosservanza di un semaforo determina infatti, un rischio maggiore rispetto all’inosservanza dell’ingresso nella rotatoria.

Tipologie di rotatorie

Esistono rotatorie di varie dimensioni, in relazione ai flussi di traffico che esse devono sopportare, alla localizzazione, urbana o interurbana, allo spazio disponibile.

In particolare le indicazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a carattere pre-normativo “Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali” distingue sei categorie di rotatorie, che sono:

  • mini-rotatorie;
  • urbane compatte;
  • urbane a singola corsia;
  • urbane a doppia corsia;
  • inter-urbane a singola corsia;
  • inter-urbane a doppia corsia.

In particolare si sottolinea l’introduzione anche in Italia della tipologia di mini-rotatoria, già diffusa in Francia, che consente l’utilizzo di questa tipologia di intersezione anche in ambiti dove risulta scarsa la disponibilità di spazio.

La caratteristica fondamentale è che l’isola centrale è transitabile, al fine di facilitare la manovra dei mezzi pesanti.

 

PER SCARICARE I DOCUMENTI:

202046 D.Carola-Rotatorie, croce e delizia per gli Italiani

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Socio fondatore e Segretario Generale dell'UPLI